IL "FASTIDIO" DEGLI ALLEVATORI : LA MUTA DEL WATERSLAGERMALINOIS

20.10.2012 13:03

In natura il ciclo vitale dei volatili è comandato dalle stagioni, l'inverno con giornate corte e con limitate quantità di alimentazione consona per i volatili granivori, la primavera con giornate più lunghe abbondanza di semi immaturi di svariate qualità e tempi di maturazione, bacche frutta e naturale abbondanza di cibo.  Un Waterslagermalinois, invece, cresciuto in allevamento conosce solo la variazione di luce, e non di cibo come i canarini in natura .

Il piumaggio degli uccelli ha una struttura delicata e finisce per rovinarsi col passare del tempo, da quì la necessità di un suo rinnovo totale una volta l'anno, al termine della stagione riproduttiva.

In verità gli uccelli possiedono ghiandole a secrezione interne che, vengono attivate da alcuni ormoni, deputate a particolari attività e che entrano in funzione in determinati periodi dell'anno influenzate dalla durata giornaliera della luce (fotoperiodo).

   L'attività di queste ghiandole si traducono esteriormente in iper-attività o ipo-attività.

La nidificazione viene attivata dalla tiroide, della ghiandola surrenale, dall'ipofisi che stimolano le gonadi maschili e femminili (ovaia e testicoli) producendo in un caso l'estro atto alla riproduzione.

La muta è provocata dalla riduzione del fotoperiodo naturale o ambientale che incrementando gli ormoni della tiroide, provoca una brusca caduta nel sangue del tasso di ormoni sessuali e causa l'involuzione ormonale delle gonadi ed il termine della fase riproduttiva.

Il piumaggio dei canarini è composto di PENNE  e PIUME, la differenza è costituita dalla struttura e dalla funzione che esse assolvono, pertanto, è più corretto parlare di penne visto che il piumaggio di un canarino ne è composto in gran maggioranza e che le piume sono in minor misura e tutte nascoste dalle penne. Se un uccello perde qualche penna o piuma in qualsiasi momento dell'anno, la rinnova in breve volgere di tempo dalle due-tre settimane per le secondarie, alle quattro settimane per le remiganti e alle sei per le timoniere.Un ricambio totale del rivestimento plumeo viene portato a termine annualmente.Tale processo biologico denominato muda, o più comunemente muta, impone all'organismo dei canarini uno sforzo particolare, che si verifica in un periodo immediatamente successivo allo sforzo già effettuato per la procreazione e lo svezzamento dei nidacei per cui è consigliabile l'adozione di alcuni accorgimenti da parte dell'allevatore. Il ricambio rappresenta il 2-3% del peso corporeo del canarino.

In realtà ogni anno si verificano due mute: una parziale che non coinvolge mai le penne remiganti e timoniere,  e che avviene nel mese di marzo, ed in genere passa inavvertita e non richiede attenzioni particolari; e la muta vera e propria che inizia al termine delle cove.

La muta vera e propria è effettuata di solito tra agosto e settembre, ma talvolta ha inizio nel mese di luglio.

La muta dal piumaggio avviene in tempi e con modalità differenti tra adulto, adulto anziano e nidiaceo.

Negli adulti, normalmente, avviene subito dopo aver portato a termine l'ultima covata annuale ed il ricambio delle penne è totale, ma non tutti i canarini entrano in muta contemporaneamente e la sua durata può variare da volatile a volatile.

Negli anziani avviene, normalmente una muta difficoltosa, dovuta al prolungarsi della crescita delle nuove penne, ed alla mancata ricrescita di alcune, e negli ultimi anni di vita, il canarino appare sempre più “spennacchiato” e quasi in perenne muta.

Nei novelli, però, possono ritardare un poco in quanto non mutano prima dei 40 giorni dalla nascita e rinnovano solo le piume non rinnovando remiganti e timoniere (salvo che non siano stati spiumati dai genitori).

La durata della muta, di norma si protrae per un mese e mezzo o due mesi (circa 6 settimane). l'ipofisi (ghiandola endocrina) svolge svariate funzioni tra le quali l'aumento del flusso sanguigno alle papille poste alla base di ciascuna penna che stimolano i follicoli alla formazione di nuove penne e piume e che crescendo espellono dal follicolo le vecchie penne facendole cadere.

Alcuni esemplari possono non effettuare nel corso di un anno il processo della muta del piumaggio, ma se per il resto risultano in normali condizioni, non è il caso d'intervenire, se invece appaiono in non buone condizioni fisiche o se,trattandosi di femmine, persistono nel voler continuare la nidificazione, l'intervento dell'allevatore è indispensabile. Alle canarine dev'essere assolutamente impedita ogni ulteriore fatica riproduttiva, cercando di far cessare gli stimoli alla nidificazione con un'alimentazione calmante. Alcuni allevatori sono soliti strappare qualche penna remigante e timoniere per stimolare l'inizio della muta. Tutti i canarini che non effettuano la muta ed appaiono in cattiva salute, vanno collocati in ambiente caldo (gabbia infermeria, od altro) e tenuti in penombra ed il più possibile tranquilli.

 

Durante la  muta, nella stagione estiva la temperatura ambiente non dovrebbe scendere al di sotto dei 18° centigradi, altrimenti si profila il pericolo che un improvviso raffreddamento arresti il processo fisiologico in corso.  Le condizioni ideali sarebbero ambiente fresco e stabilità della temperatura.I volatili in muta non gradiscono i raggi solari ed hanno bisogno di un ambiente tranquillo ed in lieve penombra. Il bagno va consentito purchè sia evitata anche la minima corrente d'aria. Le condizioni ideali sarebbero ambiente in leggera penombra e stabilità dell'intensità e della durata dell'illuminazione. Condizioni diverse potrebbero essere nocive. ricordare che stiamo parlando di luminosità e non di durata della luce .Si consiglia in specie in questo periodo di far usufruire I canarini di un regolare ricambio d'aria evitando aria stagnante e le correnti d'aria.Condizioni diverse di luminosità temperatura e ventilazione, potrebbero essere nocive.Il bagnetto quotidiano può favorire il rinnovo del piumaggio. L'allevatore dovrà fornire un'alimentazione leggera ma nutriente, ricca di vitamine (soprattutto B e D) e di sali minerali, perciò si dovrà fare giusto ricorso alle sostanze vegetali fresche, cavolo, cicoria, broccoli, spinaci, altre verdure e frutta di stagione e semi prativi integrate da modiche quantità di lipidi e proteine.I lipidi in modica quantità, sono essenziali per una corretta pigmentazione dei canarini di colore (particolarmente per i lipocromici). L'aumento del tenore dei grassi nell'alimentazione può essere ottenuto aumentando la dose delle sementi oleose (ottimo il seme di lino) o grassando leggermente il pastoncino con oli vegetali (olio di girasole) o la solita farina di mais (addizzionata al 2% con olio di mais) attenzione, l'olio è soggetto ad irrancidirsi  e quello di oliva non è sempre tollerato data la sua normale acidità). Gli acidi grassi della serie Omega 3 ed Omega 6 (quest'ultimo contenente acido linoleico ed acido gamma - linoleico) sono indispensabili per la salute del canarino e possono essere assunti solo tramite l'alimentazione (semi) risultando essere indispensabili per un corretto sviluppo fisico, e svolgono un indispensabile ruolo protettivo sulla pelle e sul piumaggio influenzando lo spessore e la durezza della pelle contribuendo a limitare o eliminare le problematiche legate ai lumps ed a permettere la fuoriuscita della penna dal suo pterilio. La pelle dovrebbe essere fine come un “velo di cipolla”. La Camelina sativa È un seme che, grazie agli olii Omega 3 e Omega 6 ivi contenuti è molto utile per lo sviluppo dei nidiacei e per la fase di muta. La somministrazione di una certa quantità di semi oleosi da aggiungere ai semi chiari, dovrebbe cessare al termine della muta, per non permettere ai canarini di metabolizzare tali acidi grassi provocando grassezza inopportuna e controproducente per la riproduzione.Durante la muta le proteine costituiscono un fattore determinante per sisntetizzare la cheratina con cui sono costruite le piume. L'uovo sodo costituisce un ottimo apportatore di proteine ricche di aminoacidi solforati che tra l'altro permettono l'assunzione da parte dell'organismo dello zolfo (elemento molto utile durante il ricambio delle piume dato che concorre alla loro composizione insieme alla cheratina e ad altre sostanze). La Camelina sativa grazie al suo tenore proteico che si attesta tra il 18 ed il 20% è un buon alimento anche in quanto contiene gli olii Omega 3 e Omega 6. Giova la somministrazione di pinoli, ravizzone, colza, lino, avena perlata. Nel periodo in cui si verifica la muta i volatili devono disporre di integratori minerali. Inoltre giova la somministrazione e l'aggiunta di bicarbonato di sodio nell'acqua da bere. L'alimentazione con farine alimentari integrate con sfarinato di penne e piume è inutile e controproducente. Gli enzimi digestivi intestinali (proteasi) non riescono a matabolizzare la proteina della cheratina che costituisce l'intera struttura della piuma, la cheratina allo stato puro non è assimilabile! e dato che questi integratori sono prodotti tramite la polverizzazione delle piume di altri volatili, non si esclude una possibile contaminazione biologica. Durante la muta i canarini sono meno vivaci e cessano di cantare infatti il canto viene sfoderato per rendersi attraenti al partner, lo spirito di competizione però sussiste sempre! I canarini sono dotati di un meccanismo di fotosensibilità molto delicato. Una volta raggiunto il fotoperiodo adeguato, questo deve essere mantenuto costante senza sbalzi, altrimenti una mancanza di luce o un fotoperiodo variabile costituirà uno stimolo per il blocco della riproduzione e l’induzione della muta  Anche un fotoperiodo più lungo può causare un accorciamento del periodo riproduttivo ed una  muta precoce. Una volta che inizia la muta  termina immediatamente l’attività riproduttiva. Il fotoperiodo non deve superare le 17 ore di luce il giorno, potrebbe creare scompensi, in natura non esiste un fotoperiodo pari se non ai poli dove normalmente non ci sono canarini! Il 50% delle morti dei canarini, avviene nel periodo della muta, non necessariamente per malattie prese in questo periodo, ma semplicemente perchè essendo un periodo in cui sono indeboliti, possono risentire anche di vecchi acchiacchi, al termine della muta bisogna controllare la punta del becco e le unghie per accertare che non presentino lunghezza eccessiva, nel caso si spunta l'eccedenza con un taglia-unghie, per il becco tenendolo in modo che il taglio avvenga dai due lati e non da sopra a sotto, per le unghie ad almeno due millimetri dopo la fine della venuzza che si vede nell'unghia. L'accorgimento di mettere a disposizione l'osso di seppia eviterà un abnorme crescita del becco, così come il dotare le mangiatoie di posatoi lima-unghie eviterà l'abnorme crescita delle unghie.

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